La riforma della Pubblica amministrazione proposta per l’Italia e il ritorno dello Stato nell’economia e nelle politiche sociali del Paese chiamano in causa anche i nostri livelli di spesa pubblica globale, rapportati con quella degli altri Paesi europei.
In testa alla classifica arriva la Francia, la cui spesa pubblica supera il 55% del suo Prodotto interno lordo (Pil), seguita da Finlandia, Belgio, Danimarca e Svezia, tutte attorno al 50%, subito dopo viene l’Italia con il 48%. Il livello più basso di spesa pubblica è quello dell’Irlanda, ferma al 25%.
Un quadro che delinea forti differenze tra i Paesi europei nel loro intervento pubblico nella vita collettiva. I dati sono ancora quelli precedenti al Covid. Non stupirà se i prossimi dati registreranno significativi aumenti.