Mondovì – Piazza è il quartiere più antico della città. Secondo la tradizione, la sua origine risale al 1198 quando un gruppo di abitanti di Vicoforte decisero di trasferirsi sulla collina per sfuggire al potere feudale del vescovo di Asti. Sorse così, vicino al fiume Ellero, la città del “Monte Regale” e venne costruita la grande piazza porticata, l’attuale Piazza Maggiore, dove si svolgevano le fiere e la vita comunitaria. Mondovì Piazza conserva ancora oggi la struttura urbanistica originale, caratterizzata da abitazioni alte e strette addossate le une alle altre e distribuite lungo le vie interne che, dalla cinta muraria, risalgono verso la Piazza Maggiore. Il profilo della collina è segnato, a sud, dall’imponente Cittadella fortificata fortemente voluta dal duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1576 mentre a nord spicca la Torre civica medioevale. Tra i secoli XVI e XVII, vennero costruiti imponenti edifici barocchi come la chiesa della Missione, il collegio dei gesuiti e la cattedrale di San Donato. Particolarmente caratteristica è la funicolare che dal 1886 collega Piazza con il rione sottostante di Breo. In origine era il peso dell’acqua a permettere il movimento dei vagoni e la salita della collina, mentre dal 1926 viene mossa dall’energia elettrica per permettere il suo utilizzo anche nei periodi di siccità.
Nella parte alta della città si trovano anche i musei più apprezzati: il museo della ceramica e il museo della stampa. Partendo da Mondovì Piazza, è inoltre possibile godersi una splendida passeggiata panoramica che si sviluppa lungo un tratto dell’antica cinta muraria della città. Da via Marchese d’Ormea si protrae infatti una balconata sulle colline circostanti che costeggia il retro dei palazzi che si affacciano su Piazza Maggiore, permettendo di osservare con chiarezza l’impianto medievale dell’antico rione. Al finire della via, è presente la Porta di Carassone: l’unica entrata della cinta muraria originale che, seppure rimaneggiata durante il periodo barocco, è rimasta intatta fino ai giorni nostri.
La torre civica del Belvedere, edificata nel XIV secolo, rappresenta il simbolo della città di Mondovì; talvolta è chiamata torre “dei Bressani” dal nome della famiglia che la utilizzò come simbolo di prestigio. In origine era il campanile dell’antica chiesa di Sant’Andrea che venne abbattuta nel 1802. La torre è alta 29,10 metri e possiede all’interno una scala di 87 scalini. L’orologio è stato ideato nel 1859 e possiede la peculiarità di far muovere, su ognuno dei quattro lati della torre, una lunga lancetta singola. All’interno, la torre ospita una sezione del parco del tempo che permette di scoprire varie tipologie di orologi da campanile. I giardini sottostanti la torre sono stati costruiti a inizio Novecento in occasione di un’Esposizione universale e grazie alle panche, alle fontane e alle aree giochi per bambini rappresentano un perfetto punto di ritrovo panoramico per godersi la natura e la bellezza del borgo storico. Nella piazzetta dei licei, appena sotto il Belvedere, sorge anche il monumento dedicato a Giovanni Battista Beccaria con un piccolo museo all’interno del liceo classico. Dai giardini, è possibile scendere di pochi passi e raggiungere il Vescovado, davanti alla Cattedrale di San Donato. Quest’ultima è stata realizzata fra il 1743 e 1753 su progetto dell’architetto Francesco Gallo, la struttura si distingue per la monumentale facciata in arenaria con il portale ornato con la statua di San Donato tra la Fede e la Carità. La cattedrale è ricca di opere d’arte tra cui meritano attenzione la pala d’altare, le sculture, il grandioso organo e la Cappella del Suffragio, vero gioiello del barocco rococò piemontese.