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Sabato 2 novembre 2024

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“Io rispetto il ciclista” anche per Frabosa Sottana e Mondolè

L’arrivo del Giro d’Italia Donne rappresenta l’occasione per presentare l’iniziativa, cui aderiscono il Comune e l'associazione

La Guida - “Io rispetto il ciclista” anche per Frabosa Sottana e Mondolè

Frabosa Sottana – Il Comune di Frabosa Sottana attraverso l’Associazione Turistica Mondolè, ha aderito alla campagna “Io rispetto il ciclista”, promossa dall’ultraciclista Paola Gianotti, atleta che nel 2014 ha realizzato un giro del mondo in bicicletta da Guinness World Record.  Sabato 3 luglio Paola Gianotti sarà in Granda, dove percorrerà in anteprima la seconda tappa del Giro, raggiungendo Prato Nevoso e inaugurando la nuova segnaletica installata a Frabosa Sottana.
“Abbiamo conosciuto Paola Gianotti nel 2018 in occasione dell’arrivo del Giro d’Italia – commenta Paolo Bruno, presidente dell’Associazione Turistica Mondolè -. Già allora aveva sposato la “mission” della sicurezza stradale e percorreva in anticipo tutte le tappe della corsa per sensibilizzare al tema, nell’ambito della campagna “Io rispetto il ciclista”, ideata con Marco Cavorso e a Maurizio Fondriest. In quell’occasione è maturata l’idea di aderire al progetto come segno di solidarietà e amicizia di Frabosa Sottana nei confronti dei “suoi” ciclisti, ma anche come forte azione di sensibilizzazione ai fini della sicurezza stradale”.
Le stime di Paola Gianotti e del suo team sono impressionanti: nei quattro anni che separano la morte dei due ciclisti professionisti Michele Scarponi (22 aprile 2017, 37 anni) e Silvia Piccini (22 aprile 2021, 17 anni), sulle strade italiane è morto un ciclista ogni 35 ore. Oggi, anche alla luce di questi numeri scioccanti, quel progetto è diventato realtà e Frabosa Sottana è entrata nel novero degli oltre 250 comuni italiani impegnati per la causa.
“L’arrivo del Giro Donne 2021 ci dà modo di mettere in luce quest’iniziativa, che rimarrà comunque ben visibile grazie ai cartelli stradali che stiamo installando su tutto il territorio comunale – prosegue Paolo Bruno -. L’auspicio è che sempre più Comuni aderiscano alla campagna, contribuendo alla sensibilizzazione al tema. I cartelli sono un simbolo, li installiamo con l’augurio che ci aiutino a ricordare che su quelle due ruote c’è una vita umana e che può bastare sfiorarle per provocare qualcosa di irreparabile”.

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