Cuneo – Sarà sottoscritto lunedì 28 giugno alle 11, presso la Prefettura di Cuneo, il protocollo d’intesa per la gestione, alla luce dell’emergenza Covid, dei flussi di braccianti senza dimora in arrivo nel territorio saluzzese per la raccolta estiva della frutta.
Il documento sarà firmato congiuntamente da Prefettura di Cuneo, Comuni di Cuneo, Busca, Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Manta, Saluzzo, Scarnafigi, Savigliano, Tarantasca e Verzuolo, Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, associazioni datoriali di categoria Lavoro Agricolo, Caritas, Associazione Papa Giovanni Paolo XXIII e Forze dell’Ordine.
L’iniziativa nasce sulla scorta della positiva esperienza maturata nel 2020, con la sottoscrizione di un’analoga intesa che aveva permesso di coniugare la necessità di contenere il contagio da Coronavirus, attraverso l’applicazione dei relativi protocolli di sicurezza, con l’esigenza delle comunità locali di accogliere tali lavoratori. Il fenomeno migratorio era così stato gestito evitando la formazione di assembramenti e la diffusione di sistemazioni di fortuna nelle cittadine ospitanti.
Di qui la decisione della Prefettura di rinnovare il Protocollo, predisponendo un sistema di accoglienza basato su piccole soluzioni abitative diffuse nei Comuni aderenti al progetto. Allo scopo il Ministero dell’Interno ha concesso, per il 2021, un finanziamento di circa 500.000 euro (per l’esattezza 498.014,84 euro) , attraverso i quali contribuire all’allestimento, nel Saluzzese, di circa 235 soluzioni alloggiative (poi rimodulate in 179 per le esigenze anti Covid), da destinare ai lavoratori stagionali extracomunitari. Sistemazioni che i Comuni aderenti all’accordo (Cuneo, Busca, Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo, Savigliano, Tarantasca e Verzuolo, cui si sono aggiunti nel 2021 Manta e Scarnafigi) hanno, poi, provveduto ad organizzare.
Contemporaneamente, anche quest’anno è stata acquisita la disponibilità del Fondo Fami (Fondo asilo e migrazioni internazionali) del Ministero dell’Interno, che ha finanziato il progetto “La buona terra”, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stagionali agricoli, evitando lo sfruttamento e varie forme di illegalità legate al caporalato. Pertanto, la Cgil Cuneo e Flai Cgil Cuneo, insieme alla Caritas e all’Associazione Papa Giovanni Paolo XXIII, promuoveranno azioni volte a salvaguardare la legalità, la dignità e la salute dei lavoratori, mentre le associazioni datoriali di categoria cercheranno di sensibilizzare i propri associati per la predisposizione di soluzioni di dimora temporanea presso i luoghi di lavoro e le aziende agricole. L’Asl Cn1, invece, ha costituito un’Unità di crisi migranti, che curerà gli aspetti sanitari relativi all’emergenza braccianti della frutta presso i Comuni di competenza.