Alba – Non c’è soltanto il saluzzese con la frutta, ma anche l’albese che ogni anno affronta la questione degli stagionali del comparto agricolo, per la vendemmia. Per questo ieri (mercoledì 9 giugno), l’amministrazione comunale di Alba ha organizzato e ospitato il primo incontro del Tavolo di lavoro dedicato al tema, per coinvolgere tutti gli attori del territorio (dalle forze dell’ordine alle organizzazioni di categoria, dai servizi socioassistenziali ai privati) che possono contribuire a garantire le migliori modalità di accoglienza, nel rispetto dei lavoratori, della comunità e delle norme su salute, lavoro e sicurezza. Una sfida che negli ultimi anni ha sollevato problemi ed esigenze sul territorio e che è stata resa più complessa dalla pandemia. Lo scorso autunno, infatti, erano giunti nell’albese lavoratori stagionali stranieri, anche da Paesi africani e non più soltanto dall’Est Europa com’era tradizione nel recente passato, e si erano verificate situazioni problematiche su accoglienza e reclutamento, con il rischio (come pure nel saluzzese) di “caporalato” e altre forme di sfruttamento. D’ora in poi Alba e il suo territorio non vogliono farsi cogliere impreparati, in vista della prossima vendemmia. “Solo con il dialogo tra le diverse posizioni potremo fronteggiare in modo costruttivo questa situazione – ha sottolineato il sindaco Carlo Bo -, per trovare soluzioni tempestive e di lungo periodo. Il fondamento della nostra azione congiunta deve essere la legalità e la repentina segnalazione alle autorità competenti di eventuali violazioni; su questo punto che ritengo essenziale ho riscontrato massima disponibilità da parte di tutti i partecipanti. Chi raggiunge le nostre colline viene qui per lavorare, a noi spetta trovare soluzioni efficaci e condivise: sono ottimista perché l’incontro di ieri ha dimostrato che tutti sono pronti a fare la loro parte”.