Cuneo – Che le strade della città siano un cantiere continuo, con buche e rattoppi ovunque, è ormai un dato di fatto con cui i cuneesi da alcuni anni hanno imparato, non ad apprezzare, ma a convivere. Si era iniziato da anni con gli scavi del teleriscaldamento con i successivi rattoppi, prima momentanei e poi definitivi con il ripristino del manto stradale completo. Salvo che in molte delle strade del centro, appena terminato il rifacimento, si ricominciava a scavare per la fibra ottica o qualche altro intervento. Ora da aluni mesi per la fibra si scava un po’ ovunque, a volte anche sui due lati della stessa strada e la maggior parte delle volte con rattoppi, che i cittadini sperano siano solo momentanei.
Oltre ai rattoppi c’è la segnaletica orizzontale che spesso ci si dimentica di ripristinare: abbiamo segnalato, già settimanae fa, il caso delle strade tra corso Galileo Ferraris e via San Giovanni Bosco, con strisce pedonali ripristinate a metà, parcheggi mai finiti e stop dimenticati.
Ora i rattoppi hanno anche toccato i posti riservati per la ricarica di auto elettriche in via Luigi Gallo angolo corso Dante. Dipinti a nuovo con vernice colorata (il cui costo è generalmente tre volte tanto quello delle strisce bianche), poche settimane fa ed entrate in funzione il 22 maggio, ora sono state coperte in parte dai lavori di nuovi scavi.
La domanda è banale. Ma tra uffici pubblici che danno permessi, tra il Comune di Cuneo padrone del suolo e il privato che lavora, non si fa programmazione? Si eviterebbe forse di buttare al vento lavori belli appena fatti, e dunque soldi dei contribuenti, e di ritornare al solito triste panorama delle strade cittadine ripristinate a pezzi…