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Lunedì 23 dicembre 2024

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Fu investito in centro San Benigno, dinamica e responsabilità

Processo per un incidente stradale nel settembre 2019, un'utilitaria investì l'uomo mentre cercava di evitare un furgone parcheggiato

La Guida - Fu investito in centro San Benigno, dinamica e responsabilità

San Benigno – Dell’incidente ricorda poco perché dopo essere stato investito da una Fiat Panda nell’abitato di San Benigno mentre attraversava la strada diretto al bar, aveva riportato gravi conseguenze. Rimase in coma in ospedale, ebbe una trombosi profonda, una lesione cerebrale che gli causò la perdita della memoria, gli saltarono i denti, si ruppe i tendini e i legamenti crociati. B. G., residente a Saluzzo, faceva spesso quel percorso per andare a prendere un caffè al bar dopo essersi occupato del terreno che aveva a Roata Rossi.
Il 5 settembre 2019 però pioveva tantissimo e proprio mentre attraversava la strada venne investito dall’auto di C. M., che per evitare un furgone parcheggiato davanti al bar dovette sterzare nella corsia opposta e investì B. G.
La vittima dell’incidente venne completamente risarcita dall’assicurazione di C. M. e quest’ultimo ha scelto di accedere al rito abbreviato per definire la propria posizione processuale. A giudizio è stato rinviato anche L. O., il conducente del furgone parcheggiato davanti al bar, perché secondo l’accusa con la sua condotta avrebbe contribuito a provocare l’incidente.
In aula ha testimoniato l’assistente capo della Polizia di Stato che non era intervenuto sul luogo dell’incidente ma che aveva raccolto la relazione degli agenti intervenuti: “In quel punto c’è divieto di sosta; la carreggiata era divisa da una striscia continua, e il furgone ha parcheggiato davanti al bar attraversando la carreggiata, non avrebbe potuto fare quella manovra”.
Entrambi i conducenti vennero sanzionati per le rispettive violazioni del Codice della Strada, ma resta da capire se, parcheggiando davanti al bar, il furgone di fatto compromise la visibilità della Fiat Panda nel momento in cui investì il pedone. Nessun testimone oculare, solo persone intervenute dopo l’incidente che si fermarono per prestare soccorso. Tra questi un medico del Santa Croce che passava di lì e prestò i primi soccorsi: “Era a terra sul lato strada del bar, gli dicemmo di non muoversi ma lui si è voluto alzare e lo abbiamo portato a ripararsi sotto la pensilina dall’altra parte della strada, che rispetto a dove eravamo era indietro sul lato sinistro. Mi sono occupato del ferito e non ho fatto caso a segni di frenata o rottami a terra”.
Il processo è stato rinviato per ascoltare uno degli agenti di Polizia che intervennero sul luogo dell’incidente per cercare di ricostruire l’effettiva posizione dei mezzi al momento dell’investimento.

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