La campagna regionale per rendere le montagne cuneesi (e piemontesi) Covid free, si scontra con il malfunzionamento dell’organizzazione sanitaria. E così questa mattina, sabato 5 giugno, il cittadino di Vinadio che si è presentato al centro vaccinale Bertello di Borgo San Dalmazzo per farsi vaccinare è stato respinto: senza prenotazione nessun vaccino.
A nulla è valso appellarsi alle indicazioni regionali ufficiali che prevedono la vaccinazione senza prenotazione per chi risieda nelle aree montane. A niente è servito richiamare il calendario ufficiale divulgato dalla stessa Regione che indica dal 5 al 15 giugno i giorni in cui il centro vaccinale dell’Asl CN1 deve accettare e vaccinare chi, risiedendo o lavorando nell’Unione Montana Alpi Marittime, ha il diritto ad essere vaccinato anche senza prenotazione.
L’unica spiegazione fornita è che l’informazione data dai giornali (in questo caso La Guida) sarebbe sbagliata.
La segreteria del presidente Cirio, da noi interpellata, conferma invece l’assoluta correttezza dell’informazione e il pieno diritto di chi vive nei territori montani ad avere il vaccino semplicemente presentandosi al centro vaccinale di riferimento nei giorni previsti dal calendario stabilito. E la Asl CN1 risulta tempestivamente e chiaramente informata.
Restano la beffa per chi si è visto rifiutare un diritto e l’interrogativo di come sia possibile che chi opera nel centro vaccinale non sia (messo) in condizione di dare risposta appropriata alle richieste presentate.