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Venerdì 22 novembre 2024

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In biblioteca per sentirsi avvolti dalla magia dei libri

Così tre ragazze di Borgo raccontano il loro “luogo del cuore” per il Premio Gian Franco Bianco

La Guida - In biblioteca per sentirsi avvolti dalla magia dei libri

Borgo San Dalmazzo – Sessantanove gli elaborati (singoli o di gruppo) presentati dagli alunni del secondo anno della scuola media di Borgo, che hanno partecipato al concorso “Giornalista Junior 2021 – Premio Gian Franco Bianco”, organizzato dall’amministrazione comunale di Borgo in collaborazione con L’Unione Montana Valle Stura e l’associazione Nomen Cultura. Oltre ai tre vincitori (nell’ordine Lisa Giordano -leggi qui, Letizia Marsengo e Melissa Piacenza – qui i loro testi) la giuria ha individuato altri tre lavori degni di menzione. Ricordiamo la traccia proposta ai concorrenti: “Sulle orme del noto giornalista Gian Franco Bianco, amante dei luoghi storici e culturali della sua città, anch’io mi soffermo a descrivere un angolo della città di Borgo San Dalmazzo a cui sono legato/a e che suscita in me particolari emozioni”.

Ecco il racconto di Margherita, Lisa B. e Lisa C. che ruota attorno alla biblioteca e a Monserrato. L’elaborato è stato scelto dalla giuria come opera migliore tra quelle della 2ªA.

 

Questo racconto parla di Anna, una ragazza orfana che va a vivere dai suoi nonni a Borgo San Dalmazzo, dove scopre alcuni luoghi che fanno emergere le sue passioni per la lettura e per le passeggiate al tramonto. Anna rappresenta una figura immaginaria che unisce tutte noi e che è riuscita a conquistare il nostro cuore.

Era una notte d’aprile quando il cielo, apparentemente benevolo, li tradì.

La macchina della famiglia percorreva la strada sterrata beatamente ignara del fatto che era l’ultima volta nella quale i Giraudo sarebbero stati insieme; scoccata la mezzanotte, un fragoroso boato, seguito da una scarica di saette luminose, squarciò il cielo stellato e una pioggia incessante e fitta si abbatté sulla collina e sul veicolo, così vulnerabile in confronto a quella tempesta improvvisa.

L’unica cosa che Anna Giraudo, ancora in fasce, si ricordava era uno schianto improvviso attutito dall’abbraccio protettivo di sua madre; l’ultima cosa che vide, prima di svenire, furono i suoi genitori chiudere gli occhi e cadere in un lungo sonno.

I suoi nonni paterni, ai quali era stata affidata dopo l’incidente, le avevano raccontato che nessuno poteva risvegliarsi da quell’eterno sonno.

Non che ad Anna non piacesse stare con i suoi nonni a Borgo San Dalmazzo, ma sapeva di essere diversa dalle altre ragazze, le quali avevano ancora entrambi i genitori e non tremavano ad ogni temporale al ricordo di eventi spiacevoli.

Dopo pranzo ad Anna piaceva molto andare nella “Biblioteca Anna Frank”, la quale aveva il suo stesso nome; questa cosa alla ragazza piaceva molto perché la considerava un segno del destino.

Incontrava sempre la bibliotecaria Lisa a cui era molto affezionata perché sapeva sempre consigliarle il libro perfetto.

Appena metteva piede nella biblioteca, si sentiva avvolta dalla magia dei libri e dal silenzio, si tranquillizzava, si calmava e lo stress volava via come una piuma spinta dal vento.

I libri erano i suoi migliori amici, i quali la sapevano consolare, la facevano ridere o piangere e la trasportavano in un altro mondo facendole vivere delle magnifiche avventure.

Sua nonna l’accompagnava sempre in quel luogo magnifico e, seduta su una calda poltrona rossa, le leggeva dei racconti incantandola con la sua dolce voce; per questo ogni volta che si sedeva su quella poltrona, riusciva ancora a sentire il profumo di fiori della nonna.

Quel giorno Lisa le consigliò un nuovo romanzo d’avventura dalla copertina color lillà, il suo colore preferito, così senza alcun indugio Anna decise di leggerlo, anche se sapeva che un libro non si giudica mai dalla copertina.

Dopo aver letto un po’ sulla poltrona il nuovo romanzo, lo infilò nella borsa, dove aveva messo anche la merenda e il suo segnalibro preferito che conservava come portafortuna; appena uscì dall’edificio un caldo raggio di sole le illuminò il viso, come se fosse un incantesimo venuto dal cielo che le annunciava l’inizio dell’estate. Messa la borsa a tracolla, si incamminò verso la collina di Monserrato, per godersi in tempo il tramonto.

Amava passeggiare lungo i sentieri nodosi di quella collina perché, dopo una faticosa giornata in città, era un sollievo poter finalmente godersi il silenzio in tranquillità.

Anna si sedette vicino ad un ciliegio in fiore, iniziò a leggere sotto l’ultimo angolo di luce rimasto e si immerse nel libro.

Margherita Ghibaudo, Lisa Bernardi, Lisa Chiaramello

Tre ragazze con mascherina

Margherita Ghibaudo, Lisa Bernardi, Lisa Chiaramello

 

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