Cuneo – “È vero è un problema reale di organizzazione ma non possiamo in questo momento fare di più, in un carico di lavoro enorme che continuiamo a fare”. A parlare è Giuseppe Guerra, che dall’11 giugno sarà ufficialmente direttore generale dell’Asl Cn1, che spiega che cosa è successo in questi due giorni di vaccini per rendere le montagne cuneesi Covid free. Si sono presentati diversi cittadini della montagna al centro vaccinale Bertello di Borgo San Dalmazzo per farsi vaccinare ma sono stati respinti senza prenotazione. Eppure le indicazioni regionali consentivano la prenotazione sul sito ma anche la possibilità di presentarsi solo con autocertificazione. Ma non è bastato.
“Spero non succeda più – continua Guerra – e possiamo dire che da oggi chi si presenta e si imbatte in “buchi” nelle prenotazioni sarà vaccinato subito. Gli altri, compresi quelli che sono già venuti e sono stati respinti e che saranno contattati, saranno programmati a partire da mercoledì 9 giugno”.
Il problema è proprio di organizzazione del sistema nei vari distretti dove c’è la montagna. Nel Saluzzese con le vaccinazioni a Paesana e Sampeyre, e nel Monregalese e Cebano con Ceva e a Valauto, tutto è filato liscio perché i distretti hanno organizzato vaccinazioni sui luoghi di montagna, portando anche dosi sufficienti per coprire il numero dei cittadini in zona non ancora vaccinati. Nel Cuneese tutto questo non è successo e tutti i cittadini delle valli sono stati invitati a scendere alla Bertello di Borgo San Dalmazzo, che già va a ritmo pieno su prenotazione. Dunque anche con il problema di non avere una linea dedicata solo agli extra prenotati che arrivano solo con autocertificazione, di cui non si sa bene numeri e accessi.
“Abbiamo tra Bertello e Vian nove linee con tanto personale – continua Guerra – e prenotazioni ogni 5 minuti, tempo che diminuisce in caso di seconda dose perché si evita la trafila burocratica dei consensi, non possiamo fare di più. Ma abbiamo avvertito sia la Regione che i sindaci che non potevamo per le valli cuneesi fare diversamente, invitando anche i sindaci ad indicarci chi ha diritto alla vaccinazione perché lavora in valle e risiede altrove, perché questo il sito regionale non può saperlo. Inoltre sulla autocertificazione c’è anche il problema della Vian, dove non è possibile accedere se non tramite sito essendo una caserma militare attiva. Quel che è certo è che stiamo facendo un lavoro enorme e che continueremo a farlo, andando a correggere eventuali disfunzioni che si presentano in un’organizzazione complessa come questa”.
L’Asl Cn1 del distretto di Cuneo potrebbe organizzare per il 14 e 15 giugno una sorta di “open day” delle vaccinazioni solo con autocertificazione per chi ha un’attività e lavora in valle ma non risiede in montagna.