E’ scritto nel Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”.
Lo ha ricordato, nel Municipio di Villar San Costanzo, il capo della comunità ebraica di Torino, Giuseppe Segre, in occasione della consegna al Comune ed alla famiglia Allemandi, dell’onorificenza “Giusti fra le Nazioni”, dedicata a quanti, nel corso dell’ultima guerra,a rischio della propria vita, salvarono anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
A ricevere il prestigioso riconoscimento, il sindaco Gianfranco Ellena in rappresentanza della popolazione del Villar e la maestra Gilda Allemandi, che insieme al padre Antonio, la madre Margherita Garino ed i fratelli Lidia e Giovanni, tra il 1943 ed il 1945 diedero asilo in una loro casa sulla collina di Santa Brigida, ai signori Schlichter ed ai loro tre figli, Simone, Adi ed Elio.
“Nonostante fossero a conoscenza della nostra appartenenza al popolo ebraico e delle leggi severissime contro chi ci avesse dato asilo – testimoniò in seguito il papà, Salomone Schlichter – ci procurarono documenti falsificati, le carte annonarie di generi alimentari per sopravvivere e ci evitarono la deportazione e la morte in campo di concentramento”.
Ricorda la signora Gilda Allemandi.
“Sapevamo del pericolo, ma mia madre, seguendo il consiglio del parroco don De Maria, accettò di ospitare la famiglia Schlichter ed anche nei momenti di maggior paura, diceva sempre: non me la sento di abbandonarli. E’ ai miei genitori, al loro coraggio, che va dedicato il premio di oggi. Ed anche ad alcune altre famiglie villaresi, anch’esse vicine agli ebrei, come i signori Tabarini, Menardi e Madala”.
A conclusione dell’incontro in Municipio, sono stati letti i versi del poeta Haim Hefer, dedicati a tutti coloro che diedero accoglienza agli ebrei perseguitati.
“Se fossi stato io al loro posto, che cosa avrei fatto? In mezzo ad un oceano di odio, avrei dato rifugio ai figli di un altro popolo? Saremmo stati disposti, io ed i miei famigliari, a vivere in una paura continua? E tutto ciò senza chiedere alcun compenso, ma solo una stretta di mano. Nella terribile guerra, essi furono la clemenza e la compassione, essi furono i Giusti per il cui merito il mondo non è andato in rovina”.