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Lunedì 23 dicembre 2024

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Truffano l’ospedale: due patteggiamenti e un rito ordinario

A processo il caposala del blocco operatorio di Cuneo, il titolare della Sanitor di Nichelino e un magazziniere

La Guida - Truffano l’ospedale: due patteggiamenti e un rito ordinario
Filo da sutura

 

Cuneo – L’indagine interna era partita dal sospetto maturato dalla farmacista dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo di fronte a quell’ingente quantità di rocchetti in filo di titanio e di fili da sutura che l’azienda faceva da anni alla ditta Sanitor di Nichelino. Materiale che i medici però non utilizzavano e di cui non sapevano nulla.
Ad occuparsi di fare gli ordini era infatti il caposala del blocco operatorio Antonio Iannicelli di 57 anni il quale, aggirando la regolamentare procedura, provvedeva anche a firmare personalmente le bolle di consegna, eliminando le tracce di quella merce non richiesta e non consegnata.
Scoperta la truffa da 855.746 euro, il caposala finì agli arresti domiciliari nel giugno del 2019 e dopo qualche settimana venne arrestato anche Luigi Martinelli, titolare della ditta che forniva l’ospedale e nell’inchiesta entrò anche Pierluigi Balansino, il magazziniere che dava a Iannicelli le bolle. Nei loro confronti l’accusa contestata dalla Procura di Cuneo era di truffa e corruzione. Tracce di questi materiali in eccesso pagati e mai ricevuti risalivano indietro negli anni fino al 2014 con un pagamento di 95mila euro, di 145mila nel 2015, di 176mila nel 2016, 229mila nel 2017, 188mila nel 2018 e 25900 nel gennaio di 2019. Dalle indagini era emerso che la Sanitor non aveva capacità di consegnare quella merce e nemmeno l’aveva ordinata. Dal controllo eseguito sulla contabilità della Sanitor era emerso che una truffa simile era stata mesa in atto ai danni della Città della Salute di Torino, in particolare la ginecologia del Sant’Anna. In quel caso le cifre erano ancora più alte, un milione e 369mila euro, sottratti con la complicità di una caposala. In quel caso la merce veniva consegnata nel punto di raccolta, ma poi la caposala provvedeva a restituirla: all’infermiera, trovata in possesso di molti scatoloni ancora da riconsegnare, era stato contestato il peculato.
Iannicelli ha patteggiato 2 anni per truffa e corruzione e così Balansino che è stato assolto dalla corruzione e ha patteggiato 1 anno di pena per la truffa, entrambi con sospensione condizionale. Ha scelto invece il rito ordinario Luigi Martinelli, la cui udienza è fissata per il prossimo 16 giugno.

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