Tenda – Sabato 22 maggio: nel video il Tenda bis, la frana del Vallone della Ca’ e il rio del Vallon de Canelle, in alta Valle Roya. Il cantiere completamente stravolto dalla Tempesta Alex del 2 e 3 ottobre ancora deserto e silenzioso.
Nella Commissione intergovernativa per i collegamenti nelle Alpi del Sud che si è svolta il 5 maggio è stata scartata l’ipotesi di costruire i tunnel in discesa per evitare i grandi e ancora attivi dissesti del versante. L’opera avrebbe salvato quanto realizzato sinora sul versante italiano portando l’uscita delle gallerie 40 metri di dislivello più a valle. Soluzione più costosa ma più sicura e, in prospettiva, più conveniente perché al riparo non solo delle frane ma anche delle valanghe. Era un’ipotesi caldeggiata dai sindaci della Vermenagna. La Cig ha, invece, privilegiato la costruzione di un ponte sul rio della Ca’ ad una campata con modifica del progetto di uscita del tunnel. Le due canne convergeranno in una sola per uno sbocco più vicino alla montagna e il passaggio sul viadotto.
Ora la frana della Ca’ preoccupa e sono previsti ulteriori indagini e studi. L’inizio dei lavori era stata annunciata da Anas a giugno. Non ci sono segnali sia in Italia sia in Francia che il cantiere sia in fase di avvio. La promessa di aprire la nuova canna del Tenda bis nel 2023 e finire il collegamento nel febbraio 2025 sembrano sempre più una chimera.