Franco Marini ha attraversato cinquant’anni di storia italiana. Dagli “anni di piombo” al 2000, dalla Democrazia Cristiana al Pd, dai grandi partiti costruiti su progetti politici ai partiti “personali” fino al liquefarsi degli ideali: cinquant’anni che hanno cambiato la politica, il mondo del lavoro, i costumi.
La biografia di Marini, firmata da Giorgio Merlo, mette subito in chiaro le direttrici lungo le quali si svilupperà: “un grande dirigente sindacale diventato anche un autorevole esponente politico. E delle istituzioni”. Un personaggio pubblico che si vantava di non conoscere lo stress: “deve dipendere da un sistema nervoso robusto ereditato dai miei avi abruzzesi”, cresciuto accanto a uomini di spicco nel panorama politico. Un personaggio di cui più volte si sottolinea la concretezza di vedute nell’approcciarsi ai problemi che motiva anche la sua affermazione “sono e sarò sempre un sindacalista”.
Senza voler essere il bilancio di un cinquantennio attraverso il ritratto di un personaggio, si delineano comunque con chiarezza fin dal primo capitolo le linee guida del suo pensare e agire anche relativamente ai rapporti con altri leader, primo fra tutti Donat-Cattin di cui erediterà la guida di Forze Nuove. Questo percorso si manifesta in una “vocazione tridimensionale” che mette insieme in un reciproco richiamo l’ispirazione cristiana, il radicamento nel sociale e la fiducia nel metodo democratico.
Poi viene il cammino strettamente politico. Dalla Democrazia Cristiana fino al Partito popolare, alla nascita del Partito Democratico, da sindacalista a esponente politico eletto con ampio suffragio alla Camera dei Deputati che lo porta infine a sfiorare l’elezione a Presidente della Repubblica, sperimentando al contempo l’amarezza di un “fuoco amico”: il tutto è scandito non tanto da date e avvenimenti, quanto da sottolineature che vanno a evidenziare di nuovo la visione politica secondo Marini.
Una sensazione prevale nella lettura del testo di Giorgio Merlo: quelle prospettive messe più volta in evidenza in quanto ispiratrici dell’azione politica, in senso ampio, di Marini, considerate alla luce della situazione attuale denunciano con forza i profondi cambiamenti che si sono verificati negli ultimi anni. Appaiono convinzioni, e conseguenti comportamenti, oggi scarsamente frequentati se non addirittura trascurati a favore di scelte più “accomodanti”, di idee camaleontiche nonostante le istanze che vengono dalla società siano forse ancora più urgenti.
Franco Marini. Il popolare
di Giorgio Merlo
Edizioni Lavoro
15 euro