10 agosto 2008 – Da Castelmagno la strada, sempre più stretta, sale al colle d’Esischie, quindi il Fauniera, il colle dei Morti e dopo due chilometri di sterrato arriva alla Bandia. E’ domenica 10 agosto, una giornata incantevole di piena estate e un centinaio di pellegrini e turisti sono arrivati fin qui per assistere alla cerimonia di inaugurazione della cappella dedicata alla Madonna, Regina del Cielo e della Terra. Un progetto ideato e realizzato da don Giulio Bruno, 90 anni, ex rettore del Santuario di San Magno e attuale cappellano della Madonna del Castello di Caraglio. “Ho avuto l’idea di sfruttare questa conca naturale per farne un anfiteatro di preghiera e di contemplazione. Primi lavori di scavo, poi la scalinata e la statua della Madonna che domina al centro del piazzale, costruita in marmo bianco di Carrara e finalmente anche la cappella”.
Perché proprio qui?
“Questo è un posto privilegiato dove la creazione, in tutta la sua bellezza, è veramente vicina”.
Ha trovato comprensione e solidarietà?
“Non proprio tanto… cosa vuole, quando faccio queste cose, in molti dicono “quello lì è matto”. Ma credo che in futuro la Madonna troverà tanti amici fedeli”.
Si aspetta un premio?
“Spero un posticino, non troppo distante dalla Madonna, nella sua casa celeste”.