Cuneo – Tra i prodotti a marchio Pat, Prodotti agroalimentari tradizionali, c’è anche la carota di San Rocco Castagnaretta. Non molto lunga e con buona colorazione, viene seminata da metà giugno a inizio luglio per iniziare la raccolta in autunno e prolungarla per tutto l’inverno, fino a maggio. Durante il periodo invernale, la coltura viene coperta con paglia di riso che conserva l’integrità dei fittoni dalle gelate. I fittoni vengono estratti dal terreno, lavati, confezionati e commercializzati dopo poche ore dalla raccolta. Il prodotto, destinato quasi interamente al consumo fresco, non subisce nessun processo di conservazione, ma viene immesso nei canali della distribuzione e questo processo di lavorazione è caratteristico dell’area di San Rocco Castagnaretta. La coltivazione della carota nell’ambiente di San Rocco Castagnaretta ha una vocazionalità antica. Infatti, già in passato, l’organizzazione poderale della maggior parte delle aziende si basava sulla mezzadria legata al giardinaggio, cioè in cascina era presente il giardiniere che forniva ai proprietari terrieri i prodotti ortofrutticoli (si parla di 50 – 60 anni fa). Nel tempo, tale caratteristica, propria delle aziende site in San Rocco Castagnaretta è venuta sempre meno. Alcune di esse, però, ancora oggi, hanno mantenuto, anche se in proporzioni ridotte, la vocazionalità nei confronti degli ortaggi ed in modo particolare della carota. Con lo scopo di promuovere e tutelare questa produzione è nato il Consorzio di tutela della Carota di San Rocco Castagnaretta, in collaborazione con la Federazione Coltivatori Diretti di Cuneo. Il Consorzio si è dotato di un marchio che contraddistingue l’imballaggio delle confezioni di carote prodotte dai soci.