Cervere – Tra i prodotti che si possono fregiarsi del marchio Pat, prodotti agroalimentari tradizionali c’è anche il Porro di Cervere. Di media dimensione, assenza di sapori piccanti e alta percentuale di tessuti imbianchiti, il porro di Cervere giunge a maturazione a fine ottobre e può essere raccolto per tutto l’inverno. La coltivazione è legata a metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione, che si adattano difficilmente ad ogni tipo di meccanizzazione e conserva una componente di lavoro manuale che ne ostacola la produzione su larga scala, ciononostante il porro di Cervere rappresenta più dei due terzi della produzione di porri di tutto il Piemonte.
La componente leggermente calcarea dei terreni sabbiosi nelle zone di esondazione del fiume Stura, il clima umido della zona, l’abbondanza delle acque di sorgente per l’irrigazione e le particolari condizioni di luce, costituiscono l’ecosistema ideale per la coltivazione di questo prodotto unico, dal fusto sottile, particolarmente tenero, caratterizzato da un sapore dolce, ben diverso da quello dell’aglio o della cipolla, suoi parenti stretti. Trova largo impiego in cucina, adattandosi alle ricette più svariate, nelle quali si utilizza prevalentemente la parte bianca del fusto.
Dal 1997 viene immesso sui mercati con il marchio “Porro Cervere” apposto su ogni fascio, a garanzia della qualità e della provenienza del prodotto. Dal 2005 il marchio è accompagnato dal nominativo e recapito del produttore.