Istituita nel 2000 dall’Assemblea Générale delle Nazioni Unite, la Giornata mondiale della biodiversità celebra e attira l’attenzione sull’insieme del patrimonio biologico del nostro Pianeta, un patrimonio che si è formato in tre lunghissimi miliardi e mezzo di anni e oggi messo in pericolo dalle attività dell’uomo.
Da alcuni decenni, cambiamenti climatici, inquinamento, consumo di suolo e deforestazione stanno in effetti alterando quell’armonia e quell’equilibrio biologico che hanno garantito la vita e la bellezza della nostra Terra. Gli ultimi studi a disposizione, a dir poco inquietanti, rilevano che ad oggi gli ecosistemi hanno perso circa il 75% della originaria biodiversità.
Un esempio per tutti è costituito dal calo degli insetti impollinatori, dovuto all’inquinamento e alla perdita di habitat. Si calcola che circa l’80% delle colture per la nostra alimentazione in frutta e ortaggi dipenda da loro, creando cosi’ un punto interrogativo su tali alimenti per il prossimo futuro.
L’Unione Europea ha preso un impegno importante con la “Strategia europea per la Biodiversità 2030”, con l’obiettivo di tutelare il 30% di mari e terre del nostro Continente.
Un obiettivo che potrà essere raggiunto solo con il contributo di ogni cittadino europeo.