Cuneo – Il giudice dell’udienza preliminare Cristina Gaveglio ha sciolto la riserva accogliendo la richiesta delle difesa di Alessandro Borgheresi, accusato dell’omicidio di Mihaela Apostolides, ferita mortalmente con quattro colpi di pistola a maggio del 2020 nel parcheggio dell’Auchan a Cuneo, con l’aggravante del Codice Rosso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.
Nella scorsa udienza l’avvocato Beatrice Rinaudo aveva avanzato la richiesta di un rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica e all’acquisizione della sentenza sugli abusi all’interno della comunità ‘Il Forteto’ all’interno della quale l’imputato reo confesso dell’omicidio della sua ex compagna, aveva trascorso i primi venti anni della sua vita, vittima anch’egli dei maltrattamenti da parte dei fondatori della comunità.
Alla richiesta di erano opposti l’accusa e la parte civile con l’avvocato Alberto Crosetto in rappresentanza delle sorelle della vittima, considerandola ‘priva di fondamento poiché implicherebbe l’esistenza di una nesso causale tra i fatti di reato e quello che era accaduto quando l’imputato era bambino”. La parte civile aveva rilevato che da quei fatti erano trascorsi ormai 30 anni nei quali l’uomo era anche entrato a far parte dell’esercito.
La perizia assegnata al medico legale Gabriele Rocca dovrà stabilire se al momento dell’uccisione della 44enne di origini rumene residente da molti anni in provincia di Cuneo, fosse in grado di intendere e di volere. Il 29 ottobre il processo verrà discusso.