Cuneo – Sono cuneesi tre dei 10 finalisti del Premio Nazionale GiovedìScienza, dedicato ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani, organizzato da CentroScienza Onlus con la collaborazione, novità di questa edizione, di BergamoScienza e FameLab. Un sodalizio tra tre importanti realtà italiane fortemente impegnate nella comunicazione della scienza volto ad aiutare le giovani generazioni di ricercatori a diffondere i propri studi, moltiplicare le occasioni di formazione, i palcoscenici, i pubblici e le attività alle quali partecipare.
Tra i dieci finalisti di quest’anno ci sono Gabriele Gaetano Fronzè, originario di Savigliano, Alessandro Piovano, originario di Mondovì, e il cuneese Enrico Danzi.
Gabriele Gaetano Fronzè è un fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – sezione di Torino, che in passato ha già lavorato al progetto ALICE presso l’acceleratore per la collisione di adroni LHC del CERN di Ginevra e nell’ambito della collaborazione tra gli interferometri VIRGO e LIGO. Il progetto con cui il giovane prova ad aggiudicarsi il titolo di migliore ricercatore italiano under 35 porta il titolo “Elemento is the new black” e punta trovare, creare e adattare soluzioni informatiche che permettano ai suoi colleghi fisici di portare avanti le loro ricerche.
Alessandro Piovano è un giovane ricercatore con un post-doc presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Torino. Il progetto con cui punta a vincere il Premio Nazionale GiovedìScienza, dal titolo “Tra luce e materia, il lavoro dello spettroscopista”, si basa sull’analisi spettroscopica, ossia sull’utilizzo delle varie componenti della luce per studiare composizione, struttura e reattività dei materiali.
Enrico Danzi è laureato in Ingegneria Chimica e Dottore di ricerca in Metrologia presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Applicate del Politecnico di Torino. Il progetto con cui prova ad aggiudicarsi il Premio Nazionale GiovedìScienza è intitolato “SEILA – Un packaging fatto di funghi” e mira, con un processo naturale e innovativo, a usare il micelio fungino e gli scarti agroalimentari per generare un materiale compostabile e alternativo alla plastica.
Per l’edizione 2021 sono 65 le candidature pervenute – 33 ricercatrici e 32 ricercatori -, provenienti dalle principali università e centri di ricerca italiani. 104 referees hanno valutato i candidati e selezionato in base al merito scientifico la rosa dei finalisti che durante la competizione del 3 giugno presso la Venaria Reale saranno chiamati a raccontare in poco più di 6 minuti il proprio progetto.
Sarà una gara a suon di dati scientifici e suggestioni in cui vincerà il merito ma rivestirà un ruolo cruciale anche la dote comunicativa.
A decretare il vincitore una Giuria Tecnica e una Giuria Popolare composta dagli studenti di cinque classi provenienti da altrettante scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia – da Perugia a Bergamo, da Torino ad Alba fino a Catania. Le 5 classi hanno seguito un percorso di formazione sulla comunicazione efficace, a cura di GiovedìScienza, e sono selezionate con l’aiuto dei partner BergamoScienza e FameLab.
Tra le novità di quest’anno da segnalare che tutti i finalisti avranno l’opportunità partecipare ad un percorso di formazione a loro dedicato sulla comunicazione della scienza a cura di Centro Scienza Onlus.
Per il vincitore del Premio Nazionale GiovedìScienza è previsto un premio in denaro del valore di 5000 euro e l’opportunità di raccontare la propria ricerca al pubblico di GiovedìScienza con una conferenza dedicata nell’edizione 2021/2022, la 36esima.
Nell’ambito del Premio Nazionale GiovedìScienza saranno assegnati 3 premi in denaro del valore di 3000 euro ciascuno: il Premio Speciale Elena Benaduce riservato a lavori di ricerca che si distinguono per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita e sarà assegnato dalla Giuria popolare; il Premio GiovedìScienza Futuro, assegnato al miglior studio di fattibilità; e il Premio Industria 4.0 alla miglior proposta di progetto sviluppato partendo dal concetto di “Industria 4.0”.