Cuneo – Un documento, firmato da 188 neuropsichiatri infantili di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, tra cui quelli dell’Asl Cn1, per mettere in evidenza l’emergenza che riguarda bambini e ragazzi, iniziata prima della pandemia ed esplosa con l’emergenza sanitaria. Molti giovanissimi arrivano in ospedale per gravi disturbi alimentari o del comportamento. Servono, dicono i professionisti, una rete, risorse e strutture adeguate per affrontare il problema che, secondo i dati, la pandemia ha contribuito ad incrementare del 30%. Solo in Piemonte, ad oggi, sono accertati 1.500 casi di anoressia e 5.000 di bulimia, con 260 nuove diagnosi della prima e 450 della seconda l’anno.
A Cuneo, nel 2020, il Centro per i disturbi del comportamento alimentare (Dca) ha effettuato 1.164 controlli ambulatoriali, 67 dei quali come prime visite, e 1.274 pasti “osservati”. La struttura, che ha sede in corso Francia 10, afferisce al Dipartimento interaziendale di Salute Mentale dell’Asl Cn1 e lavora di concerto con il servizio di Psicologia della stessa Asl e con la Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. La patologia più rappresentata è l’anoressia: nel 2020 essa è stata riscontrata in 409 pazienti, mentre 81 persone sono risultate affette da bulimia e 138 da alimentazione incontrollata.