Cuneo – Coprifuoco alle 23? Sapremo ufficialmente se sarà possibile in tempi brevi solo dopo il monitoraggio da parte del Comitato Tecnico Scientifico in programma venerdì. Se i dati del contagio lo consentiranno, il divieto di circolare (oggi in vigore dalle 22 alle 5) potrebbe slittare avanti di un’ora, ma non di più, come ha già prudentemente sottolineato il premier Mario Draghi sostenendo l’importanza di aperture “prudenti, graduali e sicure”.
Sotto la pressione dei partiti di centrodestra e di alcune Regioni che premono per il posticipo degli orari o per la totale cancellazione del provvedimento, da Palazzo Chigi hanno già annunciato che la l’eventuale modifica al coprifuoco sarà affrontata dalla Cabina di Regia solo lunedì 17 maggio e unicamente in base all’evoluzione epidemiologica. Per ratificare il provvedimento servirà comunque un decreto del Consiglio dei Ministri e quindi un’eventuale via libera difficilmente potrebbe arrivare prima di martedì 18. Cauti Movimento 5 Stelle, Pd e Leu che, accusando Lega e Forza Italia di fare opposizione al Governo dall’interno, si dicono favorevoli a eventuali riaperture solo a fronte di un miglioramento dei numeri e di un’accelerazione della campagna vaccinale che permettano all’Italia di riprendersi.
In attesa della decisione sul coprifuoco, nelle prossime settimane sono però già in programma alcune riaperture. Sabato 15 maggio cadrà l’obbligo di quarantena obbligatoria di cinque giorni per chi entra in Italia da un paese dell’Unione Europea e dalla Gran Bretagna, rimane invece ancora in vigore per chi arriva dagli Stati Uniti. Sempre dal 15 maggio, in zona gialla, potranno riaprire le piscine pubbliche e private all’aperto. Dal 1° giugno ripartiranno anche le palestre al chiuso e le sale per danza, yoga e pilates (sempre esclusa la possibilità di usare gli spogliatoi), così come riprenderanno anche gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti dal Coni e dal Comitato paralimpico (posti a sedere preassegnati e distanziamento di almeno un metro). Dal 15 giugno si potranno organizzare fiere e, dal 1° luglio, anche convegni e congressi e potranno tornare a lavorare i centri termali, i parchi tematici e di divertimento.
Intanto in settimana sarà valutata anche la possibilità di riaprire i centri commerciali nel weekend, come sta chiedendo il Pd, mentre ancora niente di certo trapela sulla data definitiva per la ripartenza delle feste di nozze e delle altre cerimonie, si parla del 15 giugno, ma per ora è solo un’ipotesi.