Cuneo – Gli ospedali si stanno muovendo a un ritorno della normalità con la ripresa di ambulatori e di operazioni chirurgiche che vadano oltre le urgenze e i casi onc0logici gravi. Ma il problema rimane sempre lo stesso, la mancanza di personale.
I reparti Covid che rimangono attivi hanno bisogno di turnazioni maggiori e dunque di più personale. Si aggiunge il personale medico e infermieristico occupato nelle vaccinazioni e più aumentano i centro vaccinati, assolutamente necessari per velocizzare la campagna, più c’è necessità di personale addetto. A questo si aggiunge la necessità assoluta di riprendere in mano la normale attività degli ospedali che significa abbattere liste di attesa che sono diventate chilometriche.
Tutti i dirigenti sanitari delle varie Asl e Aso lo sottolineano che la coperta è corta.
Il commissario per il Covid dell’Asl Cn1 Giuseppe Guerra: “Se dobbiamo aprire i servizi normali e continuare a vaccinare con 28 linee vaccinali aperte ogni giorno, vuol dire avere circa 50 medici impegnati al giorno e quasi 70 infermieri. Con l’impegno dei medici di famiglia vaccineremo più che si può, anche perché è previsto l’arrivo di molte dosi tra fine maggio e inizio giugno”.