Saluzzo – Una capacità produttiva, a regime, di 700.000 pasti l’anno; un’area di produzione che si sviluppa su una superficie di 595 mq, più 40 destinati agli spogliatoi; 24 operatori impiegati, di cui 8 cuochi, 4 austisti, 10 addetti al servizio mensa, un’impiegata ed un responsabile di servizio.
È questa la fotografia del nuovo centro di cottura realizzato presso l’ospedale di Saluzzo ed inaugurato oggi, giovedì 13 maggio, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.
La struttura servirà gli ospedali di Saluzzo e Savigliano, la residenza Spada Rsa di Racconigi, oltre alle Comunità Alloggio di Racconigi e Cussanio.
L’opera è stata realizzata dalla società Amos, con una spesa di 736.000 euro (base d’asta 946.000), di cui 225.000 euro per le attrezzature e 511.000 per lavori.
L’intervento di ristrutturazione s’inserisce in un percorso di razionalizzazione dei centri cottura iniziato da Amos qualche anno fa. La struttura saluzzese, che avrà all’inizio una produzione di circa 370.000 pasti l’anno, va ad aggiungersi agli altri quattro punti di Cuneo, Ceva, Asti e Alessandria. Nei cinque centri vengono prodotti circa 2,4 milioni di pasti l’anno; sono, inoltre, gestiti tre bar presso gli ospedali di Asti, Mondovì e l’azienda ospedaliera di Alessandria e il servizio di ristorazione presso il Covid Hotel “La Bussola”.
Nel progetto ristorazione di Amos lavorano 62 uomini e 277 donne.
“Ringrazio Amos – ha dichiarato l’assessore Icardi – per il progetto di ristorazione collettiva che a Saluzzo centra l’obiettivo di dotare i presidi ospedalieri e sociosanitari di una struttura organizzata secondo i più moderni processi di conservazione e lavorazione delle derrate, efficiente e centralizzata. Molto importante è anche il rapporto tra le attività della cucina e i prodotti agroalimentari del territorio, all’insegna della qualità e della convenienza a chilometro zero”.
All’inaugurazione erano presenti anche il direttore generale dell’Asl Cn1, Salvatore Brugaletta, i direttori amministrativo Laura Carignano e sanitario Giuseppe Noto ed il commissario straordinario per il Covid Giuseppe Guerra.