Cuneo – Non c’è pace per il progetto di riqualificazione di piazza Europa che il Comune intende realizzare con l’aiuto dei fondi del Bando Periferie e con la realizzazione anche di due piani di parcheggi interrati.
L’associazione Di Piazza in Piazza, che da sempre si oppone all’intervento, ha infatti presentato un secondo ricorso al Tar, dopo quello respinto dal tribunale amministrativo regionale nel 2019. “Il 28 aprile – spiegano i rappresentanti dell’associazione – il Comune di Cuneo ha ricevuto la notifica del nostro ricorso in cui chiediamo al Tar di sospendere il progetto fino a che l’Amministrazione non avrà chiarito, come stabilito dalla sentenza del luglio 2019, le persistenti ambiguità del Piano Regolatore sulla zona di intervento e fino a quando venga dimostrata la effettiva possibilità di ottenere i finanziamenti del Piano Periferie su un progetto che non ha rispettato le tempistiche fissate dal bando e si è sempre più differenziato da quello originario sia sotto il profilo costruttivo che sull’impegno finanziario di denaro pubblico. Affronteremo i costi del ricorso autotassandoci e accettando il sostegno economico di quanti, condividendo la nostra azione, vorranno offrircelo”.
Il precedente ricorso era stato respinto dal Tar in quanto giudicato tardivo e quindi irricevibile, perché avrebbe dovuto essere relativo alla delibera originaria, approvata nel 2018, e non alla successiva determina a contrarre approvata nei mesi successivi e conseguente al precedente atto. Il Tar era comunque entrato anche nel merito del provvedimento, giudicandolo compatibile dal punto di vista urbanistico, ma invitando il Comune in fase di progettazione esecutiva a chiarire “l’ambiguità” relativa alle modifiche alla viabilità connesse alla riqualificazione del sagrato.
Dopo il successivo bando di gara andato deserto, nei mesi scorsi il Comune ha rilanciato e ha avviato l’iter per assegnare la progettazione. La gara d’appalto si è conclusa il 20 aprile, con la presentazione di 20 offerte, e in queste settimane è in corso il lavoro della commissione di gara per decretare il vincitore a cui affidare l’incarico di progettare l’intervento.