Cuneo – Sta riscuotendo successo il recente progetto di filiera tra Coldiretti Cuneo e il Molino Tudori di Teglio in Valtellina per la coltivazione e la fornitura di grano saraceno utilizzato per produrre pizzoccheri e farina. Nel 2020, dopo il primo anno di sperimentazione, è raddoppiata la superficie coltivata a grano saraceno in provincia di Cuneo dedicata a questo progetto: 100 ettari per un totale di 550 quintali di prodotto secco. Un prodotto salubre, privo di residui chimici, che le aziende agricole della Granda hanno ottenuto grazie alla consulenza tecnica di Coldiretti Cuneo. Il grano saraceno è una coltura interessante per i nostri areali perché si può coltivare come seconda coltura, dopo l’orzo o il frumento tenero, senza richiedere particolari cure, fatta eccezione per una buona lavorazione ed umidità del terreno e per un’attenta gestione delle malerbe. La sua bella fioritura estiva è molto attrattiva per gli insetti pronubi come api e bombi, fondamentali per la sopravvivenza del pianeta e la riproduzione delle piante. Malgrado il nome “grano”, il saraceno non è un cereale ma un’erba, pertanto la sua granella, trasformata in farina per prodotti da forno dolci e salati e paste fresche, non contiene glutine e costituisce una valida alternativa al frumento per i celiaci. Si tratta di una filiera rispettosa dell’ambiente e attenta alle intolleranze alimentari, che risponde alle richieste di consumatori. Una filiera che unisce la materia prima cuneese alla tradizione agroalimentare valtellinese con la produzione in particolare dei pizzoccheri.