Il dolore per la perdita di qualcuno che ami. Poche parole per spiegare il nuovo libro di Marcela Serrano, ma non bastano per capirne la profondità. L’autrice perde la sua amata sorella Margarita dopo un cancro che l’ha devasta. Un dolore immenso che la Serrano decide non di accantonare e di cercare di dimenticare ma di “abbracciarlo”: si ritira in campagna per cento giorni nel silenzio, anche nell’ozio e ripensa proprio alla malattia. Unica compagnia i grandi scrittori che hanno affrontato la perdita: Freud, Canetti, Philip Roth, Claudel, Brodskij, Virginia Woolf. Si interroga sulla morte della sorella e su tutte le parole che ruotano attorno. Chi perde una moglie è vedovo, chi perde una madre è orfano, ma non c’è neppure una parola che possa definire chi perde una sorella. Va a raccontare e recuperare le storie delle cinque sorelle Serrano, del loro grande amore per la musica di Bach, di Brahms, di Schubert. Ma anche l’adorazione tutta infantile per l’attore Charlton Heston a cui, un giorno, inviarono una lettera con tanto di fotografie realizzate apposta per lui da uno studio fotografico. E ricevettero in cambio una sua immagine con dedica.
Cento giorni che danno vita a una storia vera, verissima che diventa letterariamente una sorta di diario. Un diario che non è consolatorio, ma che rende in qualche modo comune la certezza di non essere soli a vivere certe emozioni e certi dolori che può aiutare, anche molto.
Il mantello
di Marcela Serrano
Feltrinelli
15 euro