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Lunedì 23 dicembre 2024

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Cuneo, una grande area aperta alla città al posto della caserma Montezemolo

Presentato il progetto di recupero della vasta area confinante con il Parco Parri: prevista una grande area attrezzata per manifestazioni all'aperto, il recupero dell'edificio lungo corso Francia e l'abbattimento di buona parte del muro dell'ex caserma

La Guida - Cuneo, una grande area aperta alla città al posto della caserma Montezemolo

Cuneo– Un’area aperta alla città, con l’abbattimento di buona parte del muro che oggi delimita l’ex caserma, il recupero della struttura esistente lungo corso Francia, la realizzazione di una grande area all’aperto in terra bianca, attrezzata e organizzata per eventi e manifestazioni, interventi sulla vasta area verde con percorsi ciclopedonali sempre percorribili, da via Bodina a corso Francia e collegati anche al vicino Parco Parri.

Sono alcuni degli aspetti principali del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento di recupero dei 32.600 metri quadrati di proprietà comunale dell’ex caserma Montezemolo presentato nel tardo pomeriggio di giovedì 6 maggio alla terza commissione consiliare (riunita in remoto).

“Questo intervento insieme al Parco Parri rappresenta una della operazioni urbanistiche più importanti nel Dopoguerra in questa città – ha sottolineato l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Mauro Mantelli – È una vera e propria operazione di riequilibrio della città. Questo progetto portato avanti con criteri di urbanistica partecipata è stato un lavoro molto complesso con un risultato ottimo. La grande area attrezzata potrà essere utilizzato per funzioni diverse, la struttura lungo corso Francia potrà essere una porta di ingresso in città ma anche verso le valli: quell’area potrà essere un elemento di attrattività per il turismo”.

Nel progetto è prevista il recupero della struttura da destinare a “Hub del territorio” di 1.650 metri quadrati complessivi (740 metri quadrati per l’edificio) lungo corso Francia, mentre l’altro edificio di servizio esistente sarà abbattuto. Previsto anche lo spazio dove realizzare il futuro un padiglione polifunzionale, quando saranno disponibili le risorse necessarie.

“Questo sarà uno spazio che si riapre alla città – ha spiegato Gianfranco Tedeschi, socio di Politecnica, coordinatore del progetto – con la presenza di percorsi ciclopedonali Est-Ovest che permettono di collegare via Bodina con corso Francia, sempre aperti, e con il collegamento con il vicino Parco Parri. Il verde sarà valorizzato dove possibile: è stata fatta una valutazione molto attenta sulla vegetazione esistente e l’intenzione è quella di lasciare fasce di alberature che riprendano il disegno delle alberature storiche e valorizzare quello che si può valorizzare, con la scelta di creare uno spazio facilmente allestibile. Un ragionamento fatto con la consapevolezza che vicino c’è il grande Parco Parri che comprende una serie di nuove piantumazioni abbastanza significative: è chiaro che nei prossimi vent’anni quest’anno sarà un’area densamente verde, piena di alberi”.

Lo studio di fattibilità, primo passo dell’iter progettuale, è stato realizzato dal raggruppamento costituito dalla Politecnica Ingegneria e Architettura soc. coop e Paisà architettura del paesaggio, Stignani associati srl di Modena che si è aggiudicato l’appalto per 277.795 euro più Iva. L’intervento è finanziato con i fondi europei dell’Agenda Urbana e dopo l’esame della commissione, che potrà proseguire anche in successivi incontro, l’iter proseguirà con la redazione del progetto definitivo ed esecutivo entro l’estate per arrivare all’affidamento dei lavori entro fine anno.

Vista dell’ingresso nell’area da corso Francia

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