Cuneo – A un mese dalla Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, l’associazione AutismoHelp Cuneo traccia un bilancio sulla giornata, sulle iniziative realizzate a riguardo e, più in generale, sulla situazione che riguarda le persone con autismo e le loro famiglie in provincia di Cuneo.
“Il 2 aprile – commenta il direttivo dell’associazione – rappresenta un momento importante per noi e le nostre famiglie perché, per una giornata, l’attenzione generale è rivolta a un tema che riguarda e condiziona quotidianamente la vita delle nostre famiglie. Per questo motivo desideriamo ringraziare tutte le amministrazioni comunali (Borgo San Dalmazzo, Boves, Ceva, Chiusa Pesio, Cuneo, Fossano, Garessio, Magliano Alpi, Margarita, Mondovì, Morozzo, Peveragno, Pianfei) che, accogliendo la nostra proposta, hanno messo in atto iniziative tese a sensibilizzare la popolazione sull’autismo, una tematica di cui si parla ancora troppo poco”.
AutismoHelp Cuneo accoglie con favore e soddisfazione la nascita del “polo adulti” nell’ambito dell’Asl Cn1: “È una cosa che chiedevamo da tempo. Dunque auspichiamo sia in grado di fornire le adeguate risposte relativamente a una fascia d’età nella quale sino a oggi non sempre le esigenze delle nostre famiglie sono state pienamente soddisfatte”.
Sull’autismo, tuttavia, l’associazione sottolinea come ci sia ancora molto da fare. “Pur comprendendo e apprezzando la qualità del lavoro svolto – conclude il direttivo -, in particolar modo dal Casa (Centro autismo e sindrome di Asperger) dell’Asl Cn1 di Mondovì, per molte delle nostre famiglie questo non è sufficiente. La nostra associazione nacque vent’anni fa per offrire attività, come lo svago e lo sport, utili all’inclusione nella comunità dei bambini e ragazzi con autismo, ma oggi il nostro contributo viene spesso utilizzato dalle famiglie per il pagamento delle terapie riabilitative necessarie, poiché non sempre sono sufficientemente garantite dal servizio pubblico. Per questo motivo rivolgiamo un appello alle istituzioni affinché, con un adeguato intervento, sostengano economicamente i costi delle terapie necessarie ai nostri bambini e ragazzi e la nostra associazione possa tornare, finalmente, a occuparsi delle questioni per cui è nata, come avrebbe sempre dovuto essere”.