Troppo spesso si associa il tema della povertà a chi non ha un lavoro, dimenticando che si può avere un lavoro ed essere a rischio di povertà.
Nella ricca Unione Europea i lavoratori a rischio povertà sono in media 9 su 100, in Italia va anche peggio con un 11,8%. Siamo in fondo alla classifica in compagnia di Romania (15,7%), Spagna (12,7%); i lavoratori meno a rischio povertà sono Finlandia (2,9%), Repubblica Ceca (3,5%) e Irlanda (4,3%).
Un’attenzione particolare merita il “ricco” Lussemburgo dove i lavoratori a rischio povertà sono il 12,1%, peggio che in Italia. Un dato che si spiega con il criterio utilizzato per definire il rischio di povertà, attribuito a chi è sotto il 60% del reddito mediano.
Come dire che, in un Paese con un alto reddito mediano, più alta può essere la percentuale di lavoratori che rischiano di essere poveri.