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Venerdì 22 novembre 2024

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Vaccini: in Piemonte mancano informazioni esaustive e un numero di telefono dedicato per situazioni particolari

Lettera aperta di Cittadinanzattiva Piemonte e il Trubunale dei Diritti del Malato al Presidente Regione Piemonte Alberto Cirio e all’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi

La Guida - Vaccini: in Piemonte mancano informazioni esaustive e un numero di telefono dedicato per situazioni particolari

Cuneo – Una lettera aperta di Cittadinanzattiva Piemonte e del Trubunale dei Diritti del Malato è stata inviata al pesidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e allassessore alla sanità Luigi Genesio Icardi. L’argomento sono i vaccini e la mancanza di informazioni esaustive ed un numero di telefono dedicato per situazioni particolari. Soprattutto ne patiscono le eprsone sole e anziane.

Scrive Mara Scagni, segretario regionale di Cittadinanzattiva Piemonte Aps: ” Situazione vaccini in Piemonte: mancano informazioni esaustive ed un numero di telefono dedicato per situazioni particolari. Troppo è lasciato alla buona volontà e alla buona organizzazione dei vari centri, delle singole ASL e all’inventiva dei cittadini. Cittadinanzattiva Piemonte APS ha fatto una indagine sulla situazione vaccinale dal punto di vista dell’utente e segnala questi gravi disagi:
Le persone anziane o sole o fragili sono spesso dimenticate, non sono in grado di accedere al portale regionale e se vengono prenotate dal proprio mmg non sempre ricevono la comunicazione della prenotazione. Come vengono avvertite?
La piattaforma regionale presenta un grado di farraginosità tale per cui non tutti sono in grado di utilizzarla se non hanno un aiuto in famiglia. Non è previsto che nei territori vi sia personale dedicato all’aiuto nella compilazione per la prenotazione on line?
Segnatamente per le ASL il sistema informatico funziona a singhiozzo. Non si ritiene, soprattutto in previsione di una informatizzazione efficace in tempi “normali” e di più in una ottica di telemedicina, speriamo, non lontana, di implementare il sistema regionale informatico per una sanità più efficiente ed economica?
Compilando la scheda anamnestica online, non si capisce perché il medico di triage deve ricompilare ogni cosa perdendo tempo utile. I centri vaccinali non sono dotati di collegamenti alla piattaforma?
Diversi utenti presentano situazioni particolari, ad esempio i non residenti, caregiver familiari, impossibilità a presentarsi (manca sul portale la stringa per modificare la seconda prenotazione), … Non è previsto un numero telefonico dedicato a dare informazioni certe ed utili? Quali indicazioni certe sono state date alle singole Asl?
Diversi utenti, anche ultrasettantenni, non hanno ricevuto comunicazioni, né si sa a che punto della lista si è collocati. Come vengono comunicati alle persone gli appuntamenti?
Fra la comunicazione di prenotazione e l’appuntamento passa troppo poco tempo per organizzarsi il trasporto da casa al centro, a volte solo poche ore (segnatamente nelle Asl di Torino e di Alessandria). Non sono previste date certe? Non si è pensato alla mobilità?
Alcuni utenti devono interrompere le proprie cure 15 giorni prima e 15 giorni dopo ogni vaccinazione, ad esempio per patologie autoimmuni. Come la Regione ha pensato a queste situazioni? Sono state date ai mmg tutte le informazioni al riguardo?
Molti utenti fragili e conviventi hanno ricevuto prenotazioni in momenti differenti e/o in luoghi differenti. Quale metodo è stato utilizzato per la gestione delle prenotazioni?
Le indicazioni per le Asl per avvantaggiarsi dei volontari di associazioni che possono aiutare il sistema sanitario in questo frangente risentono di una burocrazia lunga e inutile. Non sono sufficienti le convenzioni già stipulate con le Asl?
Risulta che esiste più di una piattaforma per la gestione del covid e delle vaccinazioni. Se è vero, come comunicano fra loro le diverse piattaforme?
Ci sono utenti che abitano in zone non urbane ed hanno problemi a spostarsi. Perché non organizzare la collaborazione con associazioni e comuni? Il tutto è stato lasciato alla buona volontà dei singoli.
Presentati tutti questi problemi va ricordato che poi all’arrivo ai centri vaccinali ci si è trovati davanti a personale umano, gentile e disponibile, professionalmente preparatoche ha veramente “preso in carico” i vaccinandi rendendo l’esperienza la migliore possibile.
E questo indistintamente in tutto il Piemonte.
Ma il merito va a loro e solo a loro, mentre l’organizzazione a monte ha lasciato molto a desiderare quando non è stata deficitaria come nel caso di Torino ed Alessandria”.

 

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