Cuneo – Viene portata avanti anche in Granda la petizione nazionale lanciata dalla Fism (Federazione italiana scuole materne) per chiedere a istituzioni ed enti locali di predisporre un piano d’investimenti strutturale e adeguato nella dotazione per supportare i servizi educativi erogati a favore della popolazione fino a sei anni, senza più distinzione tra istituti statali e paritari. Essi sono tutti facenti parte di un unico sistema nazionale di istruzione, ma lo Stato riserva loro un differente sostegno economico. Una disparità di trattamento – spiegano i promotori dell’iniziativa – non più tollerabile alla luce dell’importanza del servizio pubblico reso da decenni alla collettività con standard di alta qualità dalle paritarie e senza il quale interi territori resterebbero sguarniti di un presidio essenziale e privi di prestazioni fondamentali per la prima infanzia e per le famiglie. La mobilitazione nazionale, che coinvolge tutte le sedi Fism regionali e provinciali d’Italia, Granda compresa, vede in questi giorni l’affissione di striscioni pubblicizzanti l’iniziativa agli ingressi delle scuole e la firma, da parte dei cittadini interessati, di una petizione on line disponibile sul sito www.fism.net. In provincia di Cuneo sono circa 4.500 i bambini accolti nelle 81 scuole dell’infanzia paritarie, 12 delle quali dotate anche di sezione Primavera; al loro interno lavorano 550 persone tra docenti, educatori, cuoche.
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