Cuneo – Nel corso del 2020 le segnalazioni di danni alle coltivazioni causati dagli animali selvatici sono state numerose e diffuse su tutto il territorio provinciale. Coldiretti è intervenuta attivamente in molteplici sedi e occasioni con attività e proposte per cercare di mitigare le criticità che nel tempo si sono presentate. La situazione, soprattutto per quanto riguarda i cinghiali, resta fuori controllo e, secondo l’organizzazione professionale agricola, richiede un approccio differente, che parta dalla presa di coscienza che si tratta ormai di una “specie infestante”.
Nel 2019 la Provincia ha approvato il Piano 2019-2023 per il controllo della specie cinghiale: dalla lettura del documento è possibile trarre alcuni interessanti spunti di riflessione. Il Piano prevede la possibilità, da parte dei proprietari e conduttori di fondi, di intervenire direttamente nell’attività di controllo di questa specie. L’obiettivo primario del Piano è quello di ridurre l’impatto che i cinghiali provocano a tutti i livelli, a partire dagli incidenti stradali per arrivare ai danni causati alle attività agricole.
Durante il 2019-2020 sono quindi stati progettati due corsi che hanno abilitato 140 soggetti: 33 all’uso delle gabbie e dei recinti di cattura e 107, oltreché per l’utilizzo della gabbia, anche per interventi di abbattimento con arma da fuoco. Ulteriori due corsi, già autorizzati dalla Provincia ma successivamente sospesi per le limitazioni imposte dalle misure sanitarie, verranno svolti non appena le condizioni lo renderanno possibile, essendo già pervenute oltre 60 richieste di partecipazione.