Prato Nevoso – Si è concluso con una condanna il processo per lesioni personali a carico di N. E. A., un giovane ligure che insieme ad amici per la festa di capodanno del 2018 aveva affittato un appartamento in un residence di Prato Nevoso. Quella sera, mentre il gruppo era intento a preparare la cena, entrarono gli ultimi amici del gruppo e al loro seguito, approfittando della porta lasciata socchiusa, anche uno sconosciuto che destò subito l’attenzione della comitiva. “Stava in piedi, completamente muto, con gli occhi sbarrati”, hanno riferito i testimoni di quella serata. Il ragazzo non rispondeva alle domande e quando accennò un passo in avanti mettendo una mano dietro la schiena, N. E. A. lo colpì in pieno volto con alcuni pugni. L’intruso cadde a terra e i ragazzi a quel punto chiamarono Carabinieri e ambulanza. Nel chiedere la condanna a quattro mesi di reclusione per il ragazzo che in aula si è detto dispiaciuto dell’accaduto, il pubblico ministero ha sottolineato che in quella situazione un po’ tragicomica i ragazzi avrebbero potuto e dovuto reagire in maniera diversa dato che lui era da solo e loro in tanti: “Avrebbero potuto accompagnarlo fuori casa, chiamare i carabinieri, non reagire in quel modo eccessivo dal momento che quel giovane non aveva messo in atto alcun gesto aggressivo”. Alla richiesta si è associata la parte civile chiedendo un risarcimento di 5.000 euro per le lesioni al volto riportate dal giovane il quale, ascoltato in aula, aveva ammesso di essere talmente ubriaco quella sera da ricordare solo del momento in cui si risvegliò all’ospedale. Il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa condannando l’imputato a cinque mesi e al pagamento di 5.000 euro di provvisionale risarcitoria oltre alle spese processuali.