Sono pochi minuti quelli che scivolano sul narratore da quando è caduto accidentalmente e ha battuto la testa a quando si risveglia. Giusto il tempo per ritrovarsi spettatore dell’eccidio del Ceretto il 5 gennaio 1945. Lo racconta con ritmo incalzante inventando personaggi, ma aderendo alla tragedia come in un documentario. Emergono e scompaiono persone travolte dalla ferocia, avvicinate da sprazzi di dolorosa poesia che non edulcora nulla, ma stride violentemente con ciò che gli occhi vedono. Di tanto in tanto la narrazione si ferma per una riflessione, ma è un attimo soltanto perché altrove l’assurda sofferenza già si impone.
I cardellini del Ceretto
di Eros Pessina
Genesi
10 euro