Cuneo – Parte del processo del Tenda bis andrà a Torino. Il giudice ha stabilito infatti che la competenza sulla frode nelle pubbliche forniture, la truffa e il falso ideologico nel processo del Tenda bis non è del tribunale di Cuneo e quindi tutto questo filone verrà inviato al tribunale competente. Resteranno invece a Cuneo i capi d’imputazione relativi al furto di materiali e le violazioni sulla detenzione di esplosivi e di materia ambientale sul trattamento dei rifiuti.
La richiesta di trasferimento per competenza era già stata avanzata a dicembre dalla difesa di gran parte dei 16 imputati, ma era stata rigettata dal giudice Massimo Scarabello, che però nel frattempo si è trasferito ad altra sede, lasciando il fascicolo al giudice Sandro Cavallo che invece ha accolto la richiesta presentata nuovamente dalle difese.
Secondo le difese i reati di falso e di truffa riguardavano la sottoscrizione dei documenti sullo stato di avanzamento dei lavori, tutti firmati a Torino dove ha sede l’Anas. Un’eccezione rigettata dall’accusa che, contestando proprio la falsità di quei documenti, riteneva non ci fosse prova che fossero stati sottoscritti a Torino. Sono cinque gli imputati in questo filone del processo: alcuni dipendenti della ditta appaltatrice Grandi Lavori Fincosit e alcuni operai. Parti civili al processo sono invece l’Anas, la Provincia di Cuneo, il Comune di Limone Piemonte e lo Stato francese. Il 14 maggio, a quattro anni dal sequestro del cantiere del tunnel, partirà quindi il processo con le deposizioni dei primi testi dell’accusa.