Torino – Tra le regioni che sperano da lunedì 26 aprile di entrare in “zona gialla”, quella con minori restrizioni legate all’emergenza coronavirus, compare anche il Piemonte, forte degli ultimi dati che dipingono una lenta ma continua decrescita dei numeri del contagio, con diminuzione dei ricoverati in ospedale, Rt inferiore a 1 e un’incidenza settimanale di nuovi casi ogni 100.000 abitanti sotto la soglia di 180 (al 21 aprile 157,29 in Piemonte e 203,20 in provincia di Cuneo; per la Granda sarebbe possibile scendere sotto 180 con non più di 286 nuovi casi tra giovedì e venerdì). Il passaggio a un rischio basso o moderato, compatibile con lo “scenario 1”, dovrebbe interessare anche Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Umbria, Veneto e le province di Trento e Bolzano. Occorrerà attendere le disposizioni scaturite dall’incontro tra Comitato tecnico scientifico, governo e regioni che stabilirà regole e calendario delle riaperture e ispirerà il nuovo decreto, oltre all’ormai consueto monitoraggio di venerdì da parte dell’Istituto superiore di Sanità.