Fossano – Sono stati riuniti in un unico procedimento i tre fascicoli aperti dalla Procura di Cuneo in seguito al crollo del viadotto di Fossano, avvenuto quattro anni fa, il 18 aprile 2017. Quel giorno fortunatamente non ci furono vittime, e l’unico veicolo distrutto fu l’auto di una pattuglia di Carabinieri che era stata parcheggiata sotto il ponte. In prima battuta erano state iscritte al registro degli indagati sette persone accusate di concorso in disastro colposo per l’ipotesi di cattiva realizzazione della struttura, ma a quel fascicolo se ne aggiunse un altro a carico di altre cinque persone, capocantonieri e personale Anas, indagate per non aver eseguito i dovuti controlli in presenza di segni di perdite e di usura della struttura. Il terzo e ultimo fascicolo riguarda invece i lavori di rifacimento del manto stradale, e in particolare il complesso di operazione necessarie alla rimozione della massicciata e che riguarderebbe altri due dipendenti dell’Anas e due addetti di aziende private. Dopo la decisione di riunire i tre fascicoli in un unico procedimento, il giudice dell’udienza preliminare ha fissato al 17 settembre la decisione su un eventuale rinvio a giudizio. Nessuno dei 16 indagati ha chiesto riti alternativi e in caso di rinvio a giudizio si procederà con rito ordinario.