Cuneo – A partire da oggi, sabato 17 aprile, la provincia di Cuneo torna, come già è successo negli scorsi giorni per il resto del Piemonte, in zona arancione. Vediamo nel dettaglio cosa si può fare e cosa no. Si ricorda che resta comunque in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Attività commerciali. Riaprono parrucchieri, estetisti e barbieri ma anche negozi di abbigliamento e tutte le attività considerate “non essenziali”, con i consueti orari. Chiusura dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, tranne per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno.
Bar e ristoranti. Restano chiusi bar e ristoranti che però possono fare asporto con divieto di consumazione sul posto (fino alle 22 i ristoranti e fino alle 18 i bar) e servizio di consegna a domicilio.
Spostamenti. Ci si può muovere liberamente nel proprio comune senza autocertificazione. Vietati gli spostamenti dalle 22 alle 5 del mattino e quelli al di fuori del proprio Comune e della propria Regione. Sono consentiti gli spostamenti solo per motivi di necessità, lavoro o salute sempre con autocertificazione. Sono permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza, domicilio o abitazione. Nei piccoli comuni con massimo 5.000 abitanti sono consentiti spostamenti in un raggio di 30 km (eventualmente anche in un’altra regione) con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia.
Visite ad amici e parenti. È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata che si trova nello stesso Comune, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé due figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Scuola. Le lezioni sono garantite in presenza per le seconde e terze medie al 100% e per le superiori al 50%.
Cultura. Chiusi teatri, cinema, musei e mostre.
Sport. Chiuse palestre e piscine. Restano aperti i centri sportivi. È possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5 alle 22, per fare attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune. Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.