Cuneo – “Uniti perché la scuola è di tutti” è lo slogan del nuovo appuntamento in piazza con musica e parole organizzato da Scuole aperte Cuneo per sabato 17 aprile alle 17 in piazza Galimberti. L’invito è a genitori, studenti, insegnanti “per mantenere viva l’attenzione sulla scuola, perché le voci delle famiglie continuino a sentirsi, per riprendere a vivere in sicurezza”.”Per due ore i ragazzi delle scuole superiori, ma anche insegnanti e ragazzi delle scuole medie, vivranno un momento di festa non virtuale ma in presenza, riappropriandosi della normalità perduta.
“L’idea – dicono a Scuole Aperte Cuneo – è quella di regalare ai giovani uno spazio pubblico, favorendo un incontro di musica e parole per farsi sentire e ricominciare a vivere. Non ci sarà un palco e né sedie per il pubblico, protagonisti non saranno i discorsi degli adulti ma le performances dei giovani, tra musica, parole, danza, magia e arti circensi”.
Una delegazione del comitato ha incontrato il prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo per un confronto sulla situazione in cui si trova la provincia di Cuneo e dove è stato ribadito come le scuole di ogni ordine e grado devono restare aperte anche in zona rossa, indipendentemente dal numero dei contagi, essendo la scuola un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione ed un servizio essenziale che lo Stato. Al prefetto è stato chiesto anche un cambio di marcia: trasparenza nei numeri, ripensamento delle strategie di tracciamento. Preso di mira è il rapporto positivi/abitanti che per il Comitato “non è in sé criterio dirimente se non viene correlato al numero dei tamponi effettuati (che a livello locale non viene comunicato). Inoltre la valutazione a livello epidemiologico deve essere affiancata da un’analisi dell’aggravarsi dello stato psicologico degli adolescenti: giusto combattere la diffusione dei contagi ma altrettanta attenzione va data alla prevenzione di patologie per le quali non sarà sufficiente un vaccino”.
“Il ritorno in classe – concludono – va sicuramente supportato dalla messa in sicurezza dei trasporti e dei luoghi di passaggio degli studenti aumentando la presenza di personale che possa incentivare fra i ragazzi il rispetto del distanziamento e dell’utilizzo delle protezioni”.