Cuneo – Saranno ascoltati in aula il prossimo 14 luglio N.B. N.E. e M.G. i tre imputati del reato di lesioni aggravate dall’odio razziale, che la sera del 4 maggio del 2017 aggredirono all’interno degli ex lavatoi un giovane cliente, colpevole di aver invitato a ballare una ragazza che era in compagnia dei tre giovani.
“Ero andato a ballare – ha raccontato in aula B.A.T. giovane originario del Burkina Faso – e avevo invitato questa ragazza che non conoscevo. Lei non ha neanche avuto il tempo di rispondermi che i ragazzi che erano con lei mi hanno aggredito offendendomi con insulti razzisti”.
Lo picchiarono sia dentro il locale che fuori dove vennero accompagnati dal proprietario del locale che nel frattempo era intervenuto richiamato dalle urla che provenivano dall’ultima sala. Una volta all’esterno iniziò anche il lancio di pietre e bottiglie che ferirono il ragazzo alla testa. Un buttafuori nel tentativo di metterlo in salvo lo riaccompagnò dentro il locale ma il lancio di oggetti continuò. Molto difficile la ricostruzione dei ruoli dei tre imputati nell’intera vicenda, dal momento che alcuni testi chiamati a deporre non ricordavano più chi aveva dato vita al lancio di oggetti o se erano state pronunciate frasi razziste. Un ragazzo di origini brasiliane ha anche disconosciuto il riconoscimento fotografico fatto in Questura subito dopo i fatti dove avrebbe indicato i tre imputati come autori dell’aggressione. nell’ultima udienza è stata ascoltata una ragazza di Saluzzo che quella sera era andata a ballare con un’amica: “c’erano più persone che picchiavano un ragazzo. Io cercavo di spostarmi per non essere colpita. Non ricordo insulti razzisti, c’era la musica alta e molta confusione. Sono stati portati fuori ma continuavano a picchiarlo anche con cocci di bottiglia e la sicurezza l’ha messo in salvo portandolo dentro. Anche io sono stata colpita alla schiena”. Dopo aver ascoltato la versione dei fatti dei tre imputati ci sarà la discussione e la sentenza.