Cuneo – Cala la pressione negli ospedali cuneesi e al pronto soccorso da parte dei malati di Covid, ma i ricoveri rimangono comunque ancora tanti in tutte le strutture. Ma c’è un po’ di respiro negli ospedali che registrano accessi a intermittenza, con “incomprensibili” e improvvisi picchi di accessi e ricoveri che si alternano a giorni normali.
Al Santa Croce ci sono 11 letti Covid di rianimazione occupati su 19 a disposizione e 11 sui 17 predisposti per la semi intensiva. Per la degenza ordinaria, che solo la scorsa settimana aveva più malati che letti a disposizione, ora sono occupati tutti e 107 i posti nei reparti Covid, ma scendono a tre i letti “rossi” ulteriormente necessari.
Anche nel resto della provincia la situazione lentamente migliora soprattutto nell’ospedale di Saluzzo che dopo settimane da tutto esaurito vede liberarsi dei letti sia nella terapia intensiva che nella media intensità: sono 6 i posti occupati su 10 attivati in terapia intensiva e 54 su 72 (un dato che mancava almeno da quattro settimane) in quelli di media intensità; a Ceva i casi scendono a 42 su 46 posti in media intensità. A Mondovì il miglioramento è più lento, le terapie intensive, che erano salite da 5 a 9 la scorsa settimana e sono quasi tutte occupate (8 i pazienti) e 20 su 21 in media intensiva. Stesso discorso a Savigliano: 5 su 5 sono i ricoveri in terapia intensiva e sono aumentati prima di Pasqua a 28 i posti in media intensità a disposizione e 23 di questi sono occupati con pochi pazienti positivi in attesa di ricovero dal pronto soccorso. Dei 17 letti attivati al Covid Hotel di Centallo ne sono occupati 7, nella struttura che ospita persone in quarantena che non hanno un posto senza possibilità di contatti. Ancora tutti esauriti i letti delle strutture private convenzionate Covid, qui l’Istituto Climatico di Robilante, dove i posti occupati sono 40 su 40.
Scendono in modo abbastanza deciso i ricoveri Covid nell’Asl Cn2 all’ospedale di Verduno: solo una settimana fa erano 145 malati di cui 13 in terapia intensiva, ora sono 101 di cui 11 in terapia intensiva.