Europol, l’Ufficio europeo di polizia con sede a l’Aja, ha pubblicato il 12 aprile scorso, un rapporto dal titolo “Valutazione della minaccia della criminalità organizzata e grave dell’Unione europea”. Un rapporto che si basa su quattro anni di indagini sulla vita criminale europea.
Non si può dire che il rapporto sia rassicurante, perché fin dall’inizio precisa che “la criminalità organizzata non ha mai rappresentato una minaccia così grave per l’UE e i suoi cittadini come oggi”. Il traffico di droga è al primo posto per giro d’affari, seguito da altre attività come il riciclaggio di denaro e le frodi on line, intensificate in questo ultimo periodo dalla pandemia. Preoccupano inoltre le mire delle reti criminali sui giri d’affari legati alla ripresa economica.
Secondo la Commissione europea “i criminali hanno guadagnato in un anno quasi 140 miliardi di euro nel territorio dell’UE, pari a circa l’1% del Pil comunitario. Si tratta di introiti sottratti all’economia lecita e alle tassazioni UE che potrebbero utilizzarli per finanziare ospedali, vaccini e cure”.
Il rapporto di Europol
file:///C:/Users/User/Downloads/socta2021_2.pdf