Cuneo – Il capoluogo della Granda è al di sotto della media nazionale ma registra uno dei balzi più rilevanti per quanto riguarda l’ultimo anno, nella tassa rifiuti: si tratta dei risultati dell’indagine condotta dalla Uil su scala nazionale tra i Comuni capoluogo.
Alla base dei confronti c’è il calcolo su un’utenza domestica, una famiglia di quattro persone in un appartamento di 80 metri quadrati e con Isee a 25.000 euro. Per Cuneo il dato medio è 233,84 euro (nel primo quarto di classifica nazionale e sul podio piemontese tra le province meno esose dopo Novara e Vercelli), rispetto ai 306,69 della media nazionale. Per Cuneo si tratta di circa 12 euro in più rispetto allo scorso anno e al 2016, ma quasi 20 in più del 2017 e del 2018. E così l’incremento percentuale rispetto al 2016 è del 5,5% e rispetto al 2019 del 5,8%: lo stesso dato, a livello nazionale, è rispettivamente 0,8% e 2,4% in più, a conferma che gli enti locali in Italia hanno preferito “trattenere” il balzello, in un anno complicato come il 2020.
Proprio nel confronto con l’anno precedente, Cuneo entra nella “top ten” degli incrementi nazionali: lontano dal +35,1% di Crotone (che segna anche il secondo posto assoluto con 476 euro) e anche dal salto a doppia cifra di Cremona e di Ancona, ma pure dal segno meno che caratterizza l’andamento di Bari, Benevento, Chieti (-13,6%), Foggia, Lecco (-9,9%), Milano, Nuoro, Padova, Reggio Emilia, Salerno, Trapani (-10,2%, pur con il record nazionale di 494 euro), Varese e Venezia (-11,3%).