L’acqua è una risorsa da gestire con parsimonia e molto utile per un corretto sviluppo delle nostre colture. L’umidità del terreno deve essere regolare, senza eccessi che potrebbero portare all’asfissia dell’apparato radicale e alla successiva morte delle piante.
L’approvvigionamento della risorsa acqua può avvenire tramite i canali irrigui superficiali o tramite il recupero dell’ acqua piovana, stoccata in apposite cisterne. Da sconsigliare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto in quanto potabilizzata e contenente sostanze battericide, cloro o derivati che sono dannosi per l’apparato radicale delle piante. La distribuzione dell’acqua può avvenire con diverse modalità: a scorrimento o localizzata con micro irrigatori. Per la tecnica dello scorrimento ci servono grosse quantità di acqua, in genere fornita ad intervalli temporali (7-10 gg.) e tempi di utilizzo ben definiti.
La micro irrigazione, prevede la creazione di una rete di tubazioni, ali gocciolanti o manichette che vengono localizzate vicino alle piante ed erogano l’acqua a piccole dosi nell’arco della giornata. Il sistema può essere gestito manualmente o con dei sistemi automatici, alimentati da batterie, posti sui rubinetti di partenza delle cisterne di stoccaggio. Per l’orto famigliare si ricorre a semplici somministrazioni con innaffiatoi.
Nella somministrazione dell’acqua alle piante è bene evitare la distribuzione nelle ore più calde della giornata o utilizzando dell’acqua troppo fredda che potrebbe creare degli shock termici alle piante. Anche la distribuzione a pioggia sarebbe da evitare in quanto favorisce lo sviluppo di malattie fungine e muffe.