Cuneo – Niente ampliamento per l’Inproma, che nello stabilimento di Ceresole d’Alba si occupa di smaltire carcasse di animali provenienti da allevamenti e macelli: l’azienda ha ritirato il progetto presentato e non realizzerà un nuovo impianto di combustione alimentato a farine animali, né aumenterà i quantitativi dei materiali trattati. Il progetto era stato presentato in Provincia, in conferenza dei servizi a inizio marzo, ma era stato accolto con qualche perplessità sul territorio, per il possibile impatto ambientale, con richieste di integrazioni anche da Arpa, enti locali e associazioni. Con il passaggio del ritiro si conclude quindi l’iter amministrativo; soddisfatti il sindaco di Ceresole, Franco Olocco, e il presidente dell’associazione dei sindaci del Roero, Silvio Artusio Comba, che avevano evidenziato carenze a livello progettuale e sostenevano la tutela ambientale del territorio. Inoltre la Provincia e l’Arpa continueranno a monitorare l’attività dello stabilimento, per il quale sono stati chiesti, secondo quanto riferito dalla Provincia, “interventi tecnici per migliorare le prestazioni ambientali, nonché per risolvere alcune criticità e violazioni delle prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera e gestione rifiuti; sarà quindi necessaria anche una revisione della gestione ordinaria del ciclo produttivo”.