Cuneo – È morto Luigi “Gigi” Schiffer, 80 anni, protagonista di tante battaglie civili e figura di primo piano della vita politica e culturale di Cuneo. Collaboratore della Fondazione “Nuto Revelli” per il concorso “Scrivere altrove” e anima dell’associazione “Mai tardi”, era attivamente impegnato nel Comitato antifascista. Nel 1969 aveva aderito al partito e al giornale “Lotta continua”, partecipando attivamente alle prime occupazioni e manifestazioni studentesche. Nel 1976 aveva fondato, insieme a Franco Bagnis e Paolo Tomatis, il settimanale “La Masca”, voce alternativa nel panorama dell’informazione cuneese, di cui era il pubblicitario. Ultimamente era stato anche tra i promotori della Giornata del ricordo del “Porrajmos” (sterminio di rom e sinti da parte della Germania nazista) che si celebra il 2 agosto.
“Gigi Schiffer è stato per me un grandissimo amico, di qualche anno più anziano, mi ha dato indicazioni fondamentali nel periodo della mia adolescenza”. Così lo ricorda Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli.
“Incarnava nella sua stessa vicenda familiare l’antifascismo e la sofferenza per i crimini di quel regime – aggiunge Revelli -. La sua famiglia, di origine ebraica, aveva conosciuto il confino a Ischia, la messa al bando, avevano pagato durissimamente il loro prezzo al regime. Faceva parte del gruppo di giovani che si erano raccolti intorno a quell’esperienza breve del giornale “La Sentinella delle Alpi”, la cui testata era stata rilevata da un piccolo gruppo di partigiani GL che ne avevano fatto un organo di intervento civile, di chiaro segno antifascista. Attorno a loro si erano raccolti alcuni giovani che avevano fatto lì il loro apprendistato politico e Gigi era uno di questi.
Io lo ricordo per la sua straordinaria intelligenza e per la sua intransigenza, uno che non mollava di un millimetro dalle sue idee, per l’impegno profondissimo che metteva in tutto ciò che faceva”.
I fermenti del ’68 lo videro tra i protagonisti della scena cuneese. “Il ‘68 – ricorda Revelli – è arrivato che lui era già uscito dall’Università e iniziava il percorso da insegnante di matematica e fisica all’Istituto tecnico, e però aveva respirato appieno quell’aria e si è impegnato in tutte le iniziative che a Cuneo hanno costellato quegli anni. Prima ancora, all’inizio degli anni Sessanta, era stato tra i fondatori e animatori di Nuova Resistenza, un luogo di incontro, di confronto politico-culturale”.
Gigi Schiffer si è distinto in particolare nel ruolo di organizzatore di cultura, con il circolo Pinelli prima, con il giornale La Masca poi, sempre con straordinaria passione. Ancora Revelli: “Per me Gigi era sinonimo di intelligenza e di passione. Amicissimo di mio padre, si incontravano regolarmente al bar Haiti oppure nel nostro soggiorno, Gigi era una persona di famiglia. Ha aiutato moltissimo mio padre negli ultimi anni con la sua compagnia e la sua amicizia e poi è stato con noi fin dalla nascita della Fondazione Nuto Revelli.
È stato lui a ideare per l’associazione “Mai tardi” quello straordinario Premio, “Scrivere altrove”, dedicato ai migranti che fanno racconto di sè attraverso la scrittura ma non solo. Ogni anno nel salone d’onore del Municipio ha messo insieme un mondo straordinario di figure, multietnico, multiculturale, segnato dall’idea di tolleranza e amicizia. Quella è stata la sua creatura, è quello che ci lascia e che continueremo”.