Fossano – Un anno fa, moriva a Genova, da solo e in ospedale, il cappuccino frate Mario Borello. La terra, insieme a San Francesco e ai poveri, sono stati i suoi grandi amori. Frate Mario era nato a Costigliole Saluzzo l’11 dicembre 1943. Frate Luca Margaria: “È morto da solo, solo come un cane (come tanti altri, grazie al virus): che tristezza, pensando che lui amava stare in mezzo alla gente!”. Frate Mario per anni aveva servito i poveri che arrivavano alla mensa del Monte dei Cappuccini, per prendere i panini. A Revello ha lasciato tanti amici e i suoi ‘ragazzi di allora’ da lui hanno molto imparato. Madre Letizia delle monache di clausura Romite sottolinea, sovente e volentieri, con riconoscenza: “Frate Mario quando siamo arrivate qui a Revello ci ha lasciato il convento ordinato, pulito e con tanti fiori!”. Il religioso aveva una grande rete di relazioni epistolari, scriveva lettere con una calligrafia magnifica e sapeva sempre trovare le parole giuste per sostenere chi era in difficoltà. Padre Pieraldo Delfino, missionario a Capo Verde: “Frate Mario è stato sempre un ‘pilastro’ nel sostenere dall’Italia le nostre missioni laggiù”. Una messa in suo ricordo sarà celebrata oggi, mercoledì 7 aprile, alle 17, nel convento dei cappuccini di Fossano. Era un vero uomo di Dio e chi l’ha conosciuto non l’ha di certo dimenticato.