Cuneo – Niente zone gialle fino a fine mese, scuola in presenza fino alla prima media anche in zona rossa, obbligo di vaccinazione per chi esercita professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario, e scudo penale per chi somministra i vaccini. Sono le novità più rilevanti contenute nel nuovo decreto Covid approvato mercoledì sera nel Consiglio dei ministri e che sarà in vigore dalla prossima settimana fino al 30 aprile.
Il provvedimento dispone che dal 7 al 30 aprile sia assicurato, sull’intero territorio nazionale, “lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado”.
Didattica a distanza, in zona rossa, quindi, dalla seconda media in poi: “Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
Vaccinazioni. Per quanto riguarda le vaccinazioni, il decreto esclude la responsabilità penale per chi somministra i vaccini “allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative”.
Il decreto introduce disposizioni “volte ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario, prevedendo una dettagliata procedura per la sua operatività e adeguate misure in caso di inottemperanza (assegnazione a diverse mansioni ovvero sospensione della retribuzione)”.
Concorsi pubblici. Infine è stata trattata anche la materia dei concorsi pubblici: il decreto prevede lo sblocco di 110 mila posti e introduce procedure concorsuali semplificate.
Tra le novità una prova scritta e una prova orale nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale. Sono però esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie – il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001 – tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia. Obbligo per i candidati di effettuare un test antigenico nelle 48 ore precedenti. Durata massima della prova un’ora, lo svolgimento avverrà in sedi decentrate a carattere regionale