Cuneo – I carabinieri lo avevano fermato mentre con l’auto percorreva via del Fontanone a Cuneo verso le due di notte del 29 gennaio del 2019. Dai documenti risultava che la sua patente era stata revocata dai carabinieri di Peveragno. L’uomo risultava palesemente ubriaco e infatti quando i militari lo avevano invitato a sottoporsi all’alcol test in caserma, a M.B. venne riscontrato un tasso alcolemico di 2.72 g/l al primo test e 2.92 g/l al secondo di verifica. L’auto di cui l’uomo risultava comproprietario insieme al fratello venne sequestrata e sottoposta a fermo amministrativo. Alla domanda della difesa in merito al libretto di omologazione e ai test di revisione dell’etilometro, l’appuntato del Norm di Cuneo, che aveva eseguito il controllo quella sera, ha dichiarato che l’apparecchio aveva il libretto in regola così come le varie revisioni. Considerati i precedenti specifici dell’imputato, l’accusa ha chiesto una condanna ad 1 anno di arresto e a 5mila euro di ammenda oltre alla revoca della patente e alla confisca della quota di auto da lui posseduta. La difesa invece, nel chiedere l’assoluzione, ha contestato il fatto che i carabinieri avessero rifiutato di fornire i documenti necessari ad attestare la conformità dell’etilometro utilizzato, riducendo la formazione della prova alla sola testimonianza del carabiniere. Il giudice ha invece accolto la richiesta dell’accusa, condannando M.B. ad 1 anno di arresto e 4500 euro di ammenda con revoca della patente e confisca del mezzo